Insegnare online e vivere da Nomade Digitale
Nel marzo del 2020, proprio durante il primo lockdown in Italia, un po’ per noia e un po’ per curiosità (ai tempi ero disoccupata), ho provato ad inviare la mia candidatura come insegnante professionista (per iniziare ad insegnare lingue online) ad Italki, una piattaforma per l’apprendimento delle lingue online. Inizialmente mi avevano risposto dicendo che le posizioni per insegnanti di italiano non erano aperte in quel periodo.
Un paio di settimane dopo ho ricevuto una mail in cui mi comunicavano che avevo ufficialmente passato la selezione e che avrei dovuto partecipare al meeting in cui mi avrebbero spiegato le funzionalità del sito web. Dopo di che sarei stata pronta per iniziare ad insegnare.
Il 7 aprile 2020 il mio profilo su Italki era live e l’8 aprile ho iniziato subito a ricevere molte richieste di lezioni da studenti provenienti da ogni angolo del mondo! Nell’arco di poco più di un anno ho tenuto quasi 1400 lezioni su Italki (tra il 2020 e il 2021 ho lavorato per un anno e mezzo nella scuola pubblica, in quel periodo avevo messo in pausa la mia attività online).
Questo lavoro mi ha dato subito molte soddisfazioni e mi ha permesso di mettere in pratica in modo concreto le mie conoscenze sulla didattica dell’italiano come lingua seconda. Inoltre, quest’anno ho iniziato a lavorare viaggiando, mettendo in atto il mio sogno di vivere da nomade digitale ed esplorare nuovi paesi.
La mia storia: come ho iniziato ad insegnare online per vivere da Nomade Digitale
Ma facciamo un passo indietro, come sono arrivata a fare questo lavoro? Tra il 2018 e il 2019 ho conseguito una laurea magistrale in Italianistica (per intenderci, Lettere Moderne) e il certificato CEDILS, specifico per l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda/lingua straniera. Ho sempre desiderato lavorare in un ambiente multiculturale e internazionale, da qui la mia idea di specializzarmi proprio in questo ambito.
Purtroppo, le possibilità lavorative nell’insegnamento dell’italiano L2 in Italia sono veramente poche. Le offerte di lavoro in questo settore sono rare e spesso mal pagate. Come molti sapranno, anche i bandi per i concorsi pubblici escono in media una volta ogni 5/10 anni e le probabilità di passare gli esami sono molto basse.
D’altra parte, le possibilità di lavorare online sono potenzialmente illimitate. Piattaforme per l’apprendimento delle lingue straniere come Italki, Preply, LanguaTalk, Verbling, Udemy ti permettono di raggiungere un pubblico vastissimo di studenti perché chiunque può iscriversi.
Quando le persone vengono a sapere che tipo di lavoro faccio, mi rivolgono molte domande in merito. In questo articolo proverò a rispondere alle domande più frequenti che mi vengono poste sul mio lavoro da insegnante online Nomade Digitale.
Quali certificazioni servono per insegnare lingue online?
Per insegnare online è fondamentale avere almeno uno di questi requisiti:
- Essere madrelingua della lingua che vogliamo insegnare
- Avere un livello C2 Certificato della lingua che andremo ad insegnare
In alcune piattaforme (ad esempio Italki) c’è una distinzione tra i tutor della community e gli insegnanti professionisti.
Il ruolo del Tutor della community su Italki
Il ruolo dei Tutor della community è solamente quello di offrire lezioni di conversazione informale. Per diventare tutor non è necessario essere in possesso di una laurea o certificazione, bisogna solamente essere parlanti nativi.
Il ruolo degli Insegnanti professionisti su Italki
Per gli insegnanti professionisti bisogna invece avere almeno una laurea triennale e una certificazione che attesti un percorso di studi o un’esperienza lavorativa nell’ambito dell’insegnamento della lingua straniera.
Per quanto riguarda l’italiano L2 le certificazioni principali sono due, entrambe sono riconosciute a livello internazionale e sono molto valide:
- CEDILS
- DITALS.
Se non si ha ancora una laurea o una certificazione come quelle che ho menzionato, il mio consiglio è quello di provare ad inviare la candidatura come tutor, l’upgrade a insegnante professionista si può eventualmente fare in seguito.
Pro dell’insegnare da remoto attraverso una piattaforma online
Perché scegliere una piattaforma di insegnamento online che mi fa pagare dei costi di commissione quando posso cercare potenziali studenti in autonomia?
All’inizio è molto importante avere un proprio profilo su una piattaforma per diversi motivi. I siti più affermati e conosciuti come Italki investono moltissimo sul marketing, di conseguenza il tuo profilo avrà una maggiore visibilità.
Non devi preoccuparti di farti pubblicità, sono loro a occuparsene per te e per questo trattengono una piccola percentuale dai tuoi guadagni. Considera anche che la piattaforma ti gestisce completamente il calendario, la tua disponibilità, le prenotazioni delle lezioni e i fusi orari. In questo modo il carico del tuo lavoro si alleggerisce notevolmente.
Queste piattaforme rappresentano dunque un ottimo trampolino di lancio per chi vuole iniziare questa carriera. Eventualmente in seguito, se il lavoro ti piace e il numero di studenti che ti seguono è alto, puoi sempre aprire un sito web o un profilo social per pubblicizzare i tuoi corsi senza dover dipendere da nessuno.
Cosa bisogna fare per passare le selezioni di una piattaforma di insegnamento online?
La selezione ha più o meno la stessa struttura e le stesse modalità in ogni piattaforma. Qui però darò alcuni consigli specifici solamente per Italki, in quanto è il sito con il quale lavoro maggiormente e di cui conosco meglio le dinamiche.
Quello che ti verrà chiesto nel momento in cui manderai la candidatura è di inviare un breve video (al massimo di due minuti) in cui devi riuscire a presentarti e a rendere l’idea del tuo stile di insegnamento.
Il mio consiglio principale è quello di comunicare nella lingua che vuoi insegnare perché gli studenti vogliono capire se il tuo modo di parlare ha una velocità ed un accento che per loro è facile da comprendere o meno. Puoi sempre aggiungere dei sottotitoli in inglese per maggiore chiarezza.
In secondo luogo, il discorso deve essere breve ma colpire nel segno: non perderti a parlare delle tue esperienze universitarie o lavorative, gli studenti vogliono sapere che tipo di lezioni offri e come puoi aiutarli a migliorare concretamente.
Se il video è chiaro, scorrevole e il background è ordinato e semplice le tue possibilità di superare la selezione sono alte.
Come posso organizzare la prima lezione online (trial lesson) con uno studente?
Ogni piattaforma online offre una lezione di prova di 30 minuti, su Italki è a pagamento ma su altri siti spesso è gratuita. La trial lesson è molto importante perché rappresenta la prima impressione che diamo alla persona che vuole apprendere la nostra lingua.
Dopo diverse prove, ho capito che il modo migliore per organizzarla è il seguente: se lo studente ha già un minimo di conoscenza della lingua allora è bene iniziare con un test di ingresso per valutare esattamente le sue conoscenze.
In seguito, si discuteranno insieme gli obiettivi del corso e si mostreranno i materiali didattici che andremo ad utilizzare per le nostre lezioni.
Se l’apprendente è invece un principiante assoluto, il modo migliore per iniziare è mostrandogli una presentazione Powerpoint su argomenti semplici che possano fungere da introduzione alla lingua e cultura italiana (ad esempio i saluti, come presentarsi, la pronuncia dell’alfabeto…).
Quanto guadagna un insegnante online?
Il mio consiglio è quello di iniziare con prezzi bassi per le prime 20/30 lezioni. Per una lezione la soglia minima su Italki è quella di 10 USD (dollari americani), quindi al di sotto non si può andare.
È consigliabile partire da questo prezzo, per poi aumentare gradualmente quando si iniziano ad accumulare diversi feedback positivi.
Solitamente più le lezioni sono specifiche e si rivolgono ad una nicchia, più la tariffa oraria è elevata. Ad esempio, dei corsi in preparazione alle certificazioni di italiano L2 (come il PLIDA o CILS) avranno un costo più elevato rispetto ad un pacchetto di lezioni di lingua generale per studenti intermedi.
È possibile mantenersi con questo lavoro?
Inizialmente no, perché, come spiegavo prima, si parte con tariffe orarie basse. Quindi si dovrà prendere in considerazione l’idea di aspettare qualche mese prima di riuscire ad acquisire un introito abbastanza stabile da permetterti di mantenerti tranquillamente attraverso l’insegnamento online.
Tutto dipende dalla propria capacità di sapersi distinguere dagli altri insegnanti all’interno della piattaforma.
Una strategia utile per il futuro è quella di creare entrate passive attraverso corsi asincroni (con video-corsi / lezioni pre-registrate), in modo tale da puntare alla vendita delle tue conoscenze piuttosto che del tuo tempo.
Si può vivere da Nomade Digitale insegnando lingue online?
Assolutamente sì! Quest’anno ho vissuto per tre mesi a Gran Canaria e un mese in Portogallo e per tutta la mia permanenza ho lavorato ogni giorno, dal lunedì al venerdì.
Ci sono però alcuni aspetti di fondamentale importanza che dovremmo tenere in considerazione se vogliamo insegnare online da nomade digitali, vediamoli insieme:
La scelta dell’alloggio
Il primo aspetto da prendere in considerazione riguarda la scelta dell’alloggio.
È importante avere una stanza privata e silenziosa dove poter parlare liberamente, senza disturbare gli altri. Anche una connessione internet stabile e veloce è fondamentale.
Ogni volta che contatto il proprietario di un appartamento, chiedo sempre se questi due elementi sono presenti o meno.
Gli spazi di CoWorking
Questo aspetto è più che altro un lato negativo dell’insegnare online da nomade digitale. Avendo bisogno di uno spazio personale e isolato per le call, è praticamente quasi impossibile lavorare nei coworking – a meno che il coworking non offra ambienti isolati in cui si possa stare in chiamata tranquillamente senza disturbare ed essere disturbati.
Questo preclude un po’ la vita sociale durante la settimana e a volte ci si può sentire isolati per questo motivo. Il lato positivo è quello della flessibilità oraria, infatti da questo punto di vista è possibile organizzarsi come si vuole.
Nel mio caso non lavoro sabato e domenica e i weekend li dedico sempre a visitare nuovi luoghi, a fare escursioni, attività sportive e a conoscere nuove persone.
Per una consulenza personalizzata, condivisione di idee e spunti di riflessione sull’insegnamento delle lingue online e sul nomadismo digitale seguimi sulla mia pagina Instagram @insegnareinviaggio!